Medico italiano. Laureatosi nel 1936 in Medicina e
Chirurgia all'università di Bari, iniziò a lavorare presso
l'Istituto di Fisiologia Umana dell'università di Parma. Dal 1939 al 1947
fu aiuto ordinario alla cattedra di Fisiologia Umana dell'università di
Modena, presso la quale restò fino al 1984. Nel 1948 conseguì la
libera docenza in Fisiologia Umana e, sempre nello stesso anno, in Chimica
biologica. Dal 1966 applicò su oltre diecimila pazienti un proprio metodo
per la terapia di emopatie e tumori solidi (Linguaglossa, Catania 1912 - Modena 2003).
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Metodo D.: multitrattamento elaborato per la cura di alcuni
tumori, tra i quali il linfoma non-Hodgkin, il carcinoma mammario, il carcinoma
polmonare, il carcinoma del pancreas esocrino. Schematicamente, il metodo
D. prevede l'uso di farmaci che inibiscono la crescita cellulare
(vitamina A + vitamina E miscelate nella miscela di retinoidi, melatonina,
bromocriptina, somatostatina), uniti all'uso di un farmaco ad azione
cito-tossica (ciclofosfamide, endoxan). Nel 1998, anche sotto l'urto di un
forte movimento d'opinione pubblica, il ministero della Sanità ha
intrapreso la sperimentazione clinica del multitrattamento Di Bella (MDB), i cui
risultati sono però stati negativi, evidenziando
l'inattività e, nel 40% dei casi studiati, la tossicità dei
medicinali impiegati.