Poemetto anonimo di carattere allegorico, libero
rifacimento della seconda parte del
Roman de la rose, risalente alla fine
del XIII sec. Dell'opera ci è giunta solo una parte, costituita da versi
settenari e tramandata nello stesso codice nel quale ci è giunto il
poemetto
Il Fiore. L'attribuzione a Dante, a lungo contestata, è
ritenuta oggi molto probabile, confermata dalla parallela attribuzione al poeta
de
Il Fiore, che con il
D. d'a. presenta molte affinità
stilistiche.