Guida alpina italiana. Aprì numerosissime vie
impegnative e di grande eleganza in diversi gruppi dolomitici (in particolare
Pale di San Martino, Sella e Marmolada), ma in particolare nel Brenta, del quale
può a ragione essere considerato il "re". Nel 1934 superò la
parete Nord-Est della Brenta Alta, aprendo, con U. Battistata ed E. Giordani, un
itinerario di altissimo livello. Aprì nel 1935 la "Via delle Guide" sul
Crozzon di Brenta, con E. Giordani, e nel 1937 il pilastro di destra della
parete Est di Cima Tosa, con G. Graffer. Impiegò sempre con parsimonia i
mezzi artificiali di progressione, spingendo l'arrampicata libera ai massimi
livelli (n. Trento 1910).