Pubblicista e uomo politico francese. Avvocato,
amico di Robespierre, sostenne attivamente la Rivoluzione fin dal suo inizio,
con pubblicazioni quali
La France libre e
Discours de la Lanterne aux
Parisiens e gli scritti apparsi sul periodico "Les Révolutions de
France et de Brabant", nei quali espresse idee estremiste proclamate ancora
più decisamente in seguito nei giornali "Tribune des patriotes" e "Le
vieux cordelier". Divenuto segretario di Danton e deputato alla Convenzione, gli
eccessi del Terrore lo spinsero però a parteggiare per la fazione degli
"indulgenti" e a chiedere la formazione di un comitato di clemenza; travolto
dalle epurazioni volute da Robespierre, fu arrestato con Danton e ghigliottinato
(Guise, Aisne 1760 - Parigi 1794).