Scrittore francese. Docente alla Sorbona, perse il
suo incarico nel 1850 per aver pubblicato
Cattolicesimo e socialismo,
sgradito a Napoleone III. Dopo anni di prigione ed esilio, rientrò in
patria usufruendo di un'amnistia e dal 1859 fu redattore del "Journal de Debats"
e del "National". Nel 1878 venne nominato docente di Letteratura moderna al
Collegio di Francia. Fu autore dell'opera
Romanticisme des classiques
(1882) (Parigi 1819-1904).