Poeta russo. Dopo aver partecipato al colpo di Stato che
impose sul trono Caterina II, ricoprì alte cariche. Nelle sue liriche si
ispirò soprattutto a Orazio, del quale riprodusse il modello delle odi,
cantando i temi della fugacità della vita, della morte, ecc. Fu anche
librettista e traduttore di poeti antichi. Oltre ad alcune composizioni
d'occasione (
Ode sulla morte del principe
Meščerskij, 1779;
Ode a Feliza,
1782), si ricordano:
La cascata (1798);
Poesie
anacreontiche (1804) (Karmači, Kazan 1743
- Zvanka, Novgorod 1816).