Generale ateniese. Esponente del partito
democratico, fu attivo durante la guerra del Peloponneso. Riuscì ad
ottenere una significativa vittoria ad Anfilochia, in Etolia, nel 426 a.C.,
sconfiggendo un esercito di Spartani e Ambracioti. Guidò nel 425 a.C.
l'occupazione di Pilo in Messenia e la presa dell'isola di Sfacteria con la
cattura di 420 opliti spartani. Nel 413 a.C. fu inviato in Sicilia in aiuto di
Nicia, col rinforzo di 15.000 uomini, per consentire la ripresa dell'offensiva
contro Siracusa. Il fallimento dell'assedio e la perdita della flotta tagliarono
agli Ateniesi la via di fuga per mare e li costrinsero a una ritirata attraverso
la terraferma.
D. guidò la retroguardia ma, dopo ripetuti
combattimenti, fu costretto alla resa e condannato a morte. Pochissimi fra i
suoi uomini e quelli di Nicia, a sua volta ucciso, riuscirono a fuggire e a
rientrare in patria; tutti gli altri trovarono la morte nelle latomie o furono
venduti schiavi (m. Siracusa 413 a.C.).