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Democràtico della Sinistra, Partito (PDS).

Partito politico italiano. Nacque dalla trasformazione del Partito Comunista Italiano, sancita dal XX Congresso di Rimini del 1991 che presentò anche il nuovo simbolo: una quercia dalle fronde verdi che ha, presso le radici, il vecchio simbolo del PCI. Suo primo segretario fu Achille Occhetto, già segretario del vecchio PCI e fautore della cosiddetta "svolta", mentre Stefano Rodotà assunse per un periodo iniziale la presidenza del Consiglio Nazionale. Nella direzione e nel coordinamento politico sono rappresentate tutte le componenti del partito che si sono differenziate durante la discussione interna che ha preceduto il congresso. Il gruppo facente capo a Cossutta e Garavini, contrario all'impostazione del processo di rinnovamento, diede invece vita al Partito della Rifondazione Comunista (V. COMUNISTA, RIFONDAZIONE). Alle elezioni politiche del 1992 il PDS ottenne alla Camera il 16,1% dei suffragi (17% al Senato) e nello stesso anno venne ammesso come membro dell'Internazionale Socialista, durante il suo XIX congresso di Berlino. Schieratosi a favore della riforma elettorale in senso maggioritario in occasione dei referendum del 18 aprile 1993, nelle elezioni politiche del marzo 1994 il PDS si presentò - per la quota maggioritaria uninominale - all'interno del cartello delle sinistre (Progressisti), contrapposto al Polo delle libertà. L'esito delle elezioni, pur assegnando al solo PDS il 20,4% della quota proporzionale, segnò per i Progressisti una sconfitta, la cui conseguenza fu la sostituzione, alla guida del partito, di Occhetto con Massimo D'Alema. La nuova segreteria del PDS mantenne il partito all'opposizione durante il Governo Berlusconi, contribuendo alla sua caduta nel dicembre del 1994 e favorendo poi la nascita del cosiddetto "Governo tecnico" di Lamberto Dini. In seguito all'affermazione, nelle elezioni politiche dell'aprile 1996, della coalizione elettorale di centro-sinistra dell'Ulivo, fu designato premier Romano Prodi, il candidato espresso dal PDS, e vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni, già vicesegretario del PDS. Nel febbraio 1998 il partito mutò la sua denominazione in Democratici di Sinistra (DS) (V.).