Mit. - Antica divinità greca delle biade e
delle messi, identificata dai latini con Cerere. Figlia di Crono e di Rea,
è una delle divinità più antiche e più importanti
dell'Attica, talvolta confusa con Persefone (o Core), la figlia avuta da Zeus.
Molti sono i racconti mitologici, talvolta di diffusione solo locale, che la
riguardano: secondo alcuni di questi,
D. fu la sposa di Poseidone;
secondo altri, dopo che la figlia Persefone era stata rapita con il consenso di
Zeus da Ade, la dea minacciò di distruggere ogni forma di vita sulla
Terra, ottenendo di riavere la figlia con sé ogni anno fra la primavera e
l'autunno. Oltre Persefone, la dea ebbe da Lasone, mortale, il figlio Pluto, dio
della ricchezza. In origine la dea personificava la forza generatrice della
terra (e quindi le erano sacre le feste della semina e del raccolto), ma in
epoche successive essa assunse un significato più profondo, legato
all'immortalità della specie e del singolo individuo, al quale prometteva
una sorta di eternità oltretombale. Il culto di
D., insieme a
quello di Core e Trittolemo, era celebrato in particolare ad Eleusi
poiché, secondo una versione del mito, dopo il rapimento di Persefone
D. vi si sarebbe rifugiata ospite del re Celeo, e qui avrebbe introdotto
i riti delle iniziazioni misteriche; da tale luogo trasse origine il nome delle
feste in onore della dea (grandi e piccole Eleusine). ║
D.
Tesmofora: nome con il quale la dea era venerata, in quanto regolatrice e
dispensatrice delle leggi e quindi responsabile del passaggio degli uomini dalla
barbarie ad una civiltà fondata sul diritto. Le erano dedicate le feste
Tesmoforie. ║
D. Ilizia: nome con il quale la dea era venerata in
particolare come protettrice delle donne e della nascita. Con tale significato,
la dea era avvicinata ad Afrodite e ad Era. ║
D. Cabiria: dea di
incerto significato e origine, considerata madre dei Cabiri. ● Icon. -
Diverse opere artistiche, oltre a ex voto scoperti nei santuari e a testi
antichi, ci hanno tramandato l'iconografia tradizionale della dea, rappresentata
seduta in trono o assisa, con in mano spighe, fiori di narciso o di papavero
(simbolo di fecondità), fiaccole, un serpente (simbolo della
resurrezione). Si segnalano in particolare il rilievo rinvenuto a Eleusi,
risalente al V sec. a.C., e la statua in marmo scoperta a Cnido, databile al IV
sec. a.C. In molte terracotte provenienti dalla Sicilia la dea è
rappresentata coperta da un velo, tipo di raffigurazione che dovette essere
molto diffuso nell'antichità.