Zool. - Genere di cetacei della famiglia Delfinidi,
comprendente la specie del
d. comune
Delphinus delphis. Lungo
anche 2,5 m, il
d. ha colore scuro sul dorso, grigio chiaro sui fianchi e
biancastro sul ventre. Il muso ha forma rostrata, con denti appuntiti in numero
di circa 190, sfiatatoio alla sommità del capo, e occhi assai piccoli. Ha
quattro pinne: due pettorali, una dorsale e una caudale. Si nutre di pesci e
cefalopodi, che cattura nuotando a bocca spalancata; è velocissimo e
spiccatamente gregario, costituendo branchi anche di centinaia di individui. Ha
sviluppato un linguaggio ricco di suoni diversi. La gestazione dura circa 10
mesi e la femmina partorisce un piccolo solo che nutre e protegge fino al
raggiungimento della piena autonomia. ● Sport - Tipo di nuotata ideata nel
1935 dagli statunitensi Sieg e Armbruster. Deriva il nome dal movimento degli
arti inferiori (flesso-distensione contemporanea) simile a quello della coda di
un
d. Il movimento degli arti superiori è uguale alla farfalla, di
cui il
d. è considerato un'evoluzione.