Storico tedesco. Docente di Storia moderna presso
l'università di Berlino dal 1885 al 1921, quale successore di Treitschke
di cui era stato allievo, diede sempre il massimo rilievo sia nell'insegnamento
sia nella ricerca alle problematiche politiche e ai rapporti fra gli Stati.
Coinvolto profondamente nel processo di unificazione del suo Paese, fu eletto
deputato al Reichstag. Fu apertamente critico nei confronti del pangermanismo
culturale ed economico, che raggiunse il suo apice con la prima guerra mondiale.
D., che perorava un uso difensivo della guerra, si oppose alle annessioni
territoriali asserendo che la convivenza politica di popoli diversi avrebbe
minato l'omogeneità dell'impero germanico. Fra le sue opere principali:
Storia dell'arte della guerra nel quadro della storia politica (1911-21)
Stato della polemica sulle responsabilità della guerra (1924). Dal
1883 al 1920 fu direttore dei "Preussische Jahrbücher" (Rügen 1848 -
Berlino 1929).