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Del Vecchio, Giorgio.

Filosofo italiano del diritto. Dal 1904 professore di Filosofia del diritto nell'università di Ferrara, passò poi in quelle di Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911) e infine in quella di Roma (1920-53), di cui fu anche rettore (1925-27). Fondò e diresse la "Rivista internazionale di filosofia del diritto". Seguace dell'indirizzo idealistico, di ispirazione kantiano-fichtiana e contrapposto al Positivismo, D. sostenne l'ideale del diritto naturale, del quale riaffermò i caratteri logici e razionali. Nel suo pensiero, la filosofia ha il compito di individuare i tre caratteri specifici del diritto: deontologico (l'ideale o il fondamento del diritto), ontologico (l'essenza o il concetto del diritto), fenomenologico (l'evoluzione storica del diritto). Fra le sue numerose opere, molte delle quali tradotte in diverse lingue straniere, si ricordano: Il sentimento giuridico (1902); I presupposti filosofici della nozione del diritto (1905); Il concetto del diritto (1906); Il concetto della natura e il principio del diritto (1908); La giustizia (1922-23); Lezioni di filosofia del diritto (1930); La crisi della scienza del diritto (1934); Saggi intorno allo Stato (1935); Storia della filosofia del diritto (1950); Parerga (1963) (Bologna 1878 - Genova 1970).