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Del Buono, Oreste.

Giornalista e scrittore italiano. Deportato in Germania durante la seconda guerra mondiale, iniziò la sua attività di scrittore inserendosi nel filone di narrativa post-bellica di stampo realistico: Racconto d'inverno (1945), La parte difficile (1947). Nelle prove successive l'autore approfondì l'indagine sullo scarto esistente tra l'immaginario dei personaggi che si raccontano e l'oggettività del loro vissuto, le angosce e le piccoli nevrosi del mondo moderno: Acqua alla gola (1953), L'amore senza storie (1958), Un intero minuto (1959), Facile da usare (1962), Niente per amore (1962), Né vivere né morire (1963). Nella produzione seguente, il materiale narrativo proviene da una sorta di fusione tra autobiografismo e testimonianza storica del recente passato; al centro della narrazione ricorre la problematica dell'intellettuale che vive un goffo e nevrotico rapporto con la realtà: I peggiori anni della nostra vita (1971), La nostra età (1974), Tornerai (1976), Un'ombra dietro il cuore (1978), Se mi innamorassi di te (1980), Amori neri (1985), La debolezza di scrivere (1987), La vita sola (1989). Apprezzato traduttore dal francese e dall'inglese, svolse un'intensa attività editoriale e redazionale, come curatore di antologie, di collane di letteratura gialla e di spionismo (per le case editrici Mondadori, Garzanti, Bompiani, Einaudi, Scheiwiller, Baldini & Castoldi) e come giornalista, in collaborazioni al "Corriere della Sera", "Epoca", "L'Espresso", nonché come direttore di "Linus", mensile di fumetti da lui co-fondato, rimanendovi dal 1971 al 1971 e ancora dal 1995 alla morte (Poggio, Livorno 1923 - Roma 2003).