Re della Galazia. Tetrarca dei Galati Tolistobogi,
sfuggì alla strage dei capi galati perpetrata da Mitrade VI, re del
Ponto, nell'86 a.C. e sostenne Lucullo e Pompeo nella guerra contro tale re. Fu
compensato dal Senato romano con l'aggiunta di numerosi territori ai suoi
possedimenti, fra cui la piccola Armenia con il titolo di re (63-62 a.C.).
Durante la guerra civile rimase fedele a Pompeo, che era stato il suo principale
benefattore, e fece atto di sottomissione a Cesare solo dopo la battaglia di
Farsalo. Nel 51-50 a.C. aiutò Marco Calpurnio Bibulo e Cicerone nella
lotta contro i Parti, guadagnandosi così l'appoggio dell'oratore che,
quando cadde in sospetto a Cesare, lo difese durante il processo con la famosa
Pro rege Deiotaro. Alla morte del dittatore, rioccupò l'Armenia
che gli era stata tolta e, durante la seconda guerra civile, parteggiò in
principio per i repubblicani Bruto e Cassio, ma dopo Filippi riuscì ad
accordarsi con il triumvirato per il mantenimento del titolo e dei territori.
Durante il suo regno incrementò lo sviluppo urbanistico e la produzione
agricola (115 a.C. circa - 40 a.C. circa).