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Deiscenza.

Bot. - L'aprirsi spontaneo di apparati vegetali chiusi, quando siano giunti ad uno stadio di maturazione, per lasciar uscire il loro contenuto (spore, granuli di polline, semi). Nel caso di sporangi unicellulari si ha d. per deliquescenza parziale o totale della parete; quelli pluricellulari si aprono, invece, per fenditure trasversali o longitudinali, strappi, fori o coperchietti decidui. Tra i frutti, il fenomeno riguarda solo quelli secchi polispermi e il meccanismo è di tipo puramente fisico, trattandosi di rottura del pericarpo in seguito a disseccamento delle pareti e a loro fessurazione lungo linee naturali di minor resistenza. In essi, la d. si distingue in loculicida, valvicida, setticida, poricida, opercolare o denticida. ● Biol. - Rottura del follicolo dell'ovaio, con fuoriuscita dell'uovo maturo, pronto per la fecondazione. ● Med. - Riapertura o mancata chiusura delle labbra di una ferita o dei suoi margini di sutura.