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Deir el-Bahari.

Località dell'Alto Egitto, presso El-Karnak, posta sulla riva sinistra del Nilo, in un ampio anfiteatro naturale ai piedi delle pareti a strapiombo della montagna tebana. Qui sorgono due complessi monumentali di primaria importanza, le maggiori realizzazioni architettoniche dell'antico Egitto durante l'XI e la XVIII dinastia. Mentuhotep (2060-2010 a.C.) fece erigere qui il suo monumento funebre, un complesso di edifici comprendente un tempio di accesso al limite della vallata, una via monumentale e il tempio funerario vero e proprio. Quest'ultimo, preceduto da una corte rettangolare, presentava una rampa ascendente che portava a una terrazza, sorretta ai lati della rampa da un portico con doppia fila di 24 pilastri quadrati. Sulla terrazza sorgeva un edificio che fungeva da basamento a una piramide avente ormai funzione puramente decorativa, essendo costituita da un nucleo pieno, rivestito di lastre calcaree. La terrazza continuava anche alle spalle della piramide, inserendosi nella rientranza del mondo e comprendendo una sala ipostila, forse il luogo più sacro di tutto l'edificio. Le camere funerarie vere e proprie erano collocate in gallerie scavate sotto il tempio e, in particolare, la tomba di Mentuhotep fu scoperta sul lato Ovest, al termine di un cunicolo scavato nella roccia partendo dalla terrazza porticata. La regina Hatshepsut (1505-1483 a.C.), commissionò un tempio all'architetto Senmut (la cui tomba fu rinvenuta nelle vicinanze delle sue opere), sito nei pressi del precedente e chiaramente influenzato dallo stesso. Il santuario sorgeva su tre terrazze sovrapposte e degradanti, appoggiate alla parete rocciosa, ed era preceduto da un tempio d'accesso da cui partiva una via sacra, fiancheggiata da sfingi, che portava al primo cortile, chiuso sul fondo dal colonnato della facciata della prima terrazza. Tale facciata era tagliata a metà dalla rampa ascendente che conduceva alla seconda spianata, a sua volta fronteggiata dal colonnato della facciata della terrazza seguente cui si accedeva nuovamente con una rampa, sita sull'asse della prima. La terza spianata ospitava il tempio vero e proprio: una pluralità di cappelle dedicate al culto solare e a quello reale, organizzate entro una corte a portici. Le pareti dei deambulatori erano decorate con rilievi di grande valore, anch'essi testimonianza dell'arte eccezionale sviluppatasi in Egitto durante il Nuovo Regno.
Deir el-Bahri: volo virtuale sull’area del tempio funerario della regina Hatscepsut

Veduta della ricostruzione del tempio funerario della regina Hatscepsut sovrapposta all’immagine dello stato attuale dell’area