Opera di Ludovico Antonio Muratori, pubblicata nel
1742. In esso l'autore condusse una critica del sistema giuridico, giudicato
troppo carente dal punto di vista della certezza del diritto. La causa di tale
difetto era identificata nell'eccessivo repertorio dottorale e nell'accumulo di
decisioni giurisprudenziali, ridondanti o contraddittorie, assunte come
riferimento senza alcuna sistematizzazione. Il dibattito aperto dal trattato
sull'argomento non portò però ad esiti concreti, cioè ad
una revisione dell'apparato legislativo, se non dopo 50 anni.