Atto ed effetto del deformare. ║ Per estens. -
Modificazione del modo di pensare, del comportamento, causato dalla ripetizione
continua di determinati gesti, in particolare con riferimento all'esercizio di
una professione. ● Geogr. -
D. cartografiche: variazione della
forma e dell'estensione di spazi geografici nelle carte, causata dalla
proiezione in piano della superficie sferica. Generalmente tale modificazione
è maggiore nelle zone centrali, minore in quelle periferiche. ●
Mecc. - Variazione della forma di un corpo dovuta a fattori diversi, di
carattere temporaneo o permanente, generalmente accompagnata da alterazioni
delle proprietà fisiche e chimiche del corpo. In base alla
possibilità di subire
d. i sistemi sono definiti deformabili o
rigidi; a loro volta, i corpi deformabili possono essere soggetti a
d. di
tipo diverso, generalmente distinte in elastiche e permanenti. Una
d. si
definisce
elastica se scompare con il cessare della causa che l'ha
prodotta;
permanente se permane anche con il cessare di tale causa. In
realtà non esistono corpi perfettamente elastici: qualsiasi
d.,
quindi, è destinata a trasformarsi inevitabilmente in permanente, anche
se in parte non rilevante. Ne consegue che la distinzione fra
d.
elastiche e permanenti è basata, nella realtà, alla prevalenza di
una o dell'altra nel corpo in esame. Per alcuni corpi e entro certi limiti la
d. elastica è proporzionale al carico; quella permanente invece
cresce di intensità al crescere del carico e può portare a rottura
del materiale. Il termine di
d. plastica viene usato per indicare tutti i
tipi di
d. non elastiche (comprese le permanenti); quello di
d.
viscose per indicare quelle che si sviluppano lentamente a causa di una
sollecitazione prolungata nel tempo. Lo studio delle
d. elastiche riveste
una fondamentale importanza per la risoluzione di diversi problemi di statica.
Nelle costruzioni vengono utilizzati solo materiali elastici (acciaio,
calcestruzzo, ecc.), il cui comportamento può però variare a
seconda della loro costituzione interna. Le
d. plastiche sono applicate
in numerose lavorazioni industriali di materiali metallici (stampaggio,
laminazione, ecc.). ● Geol. - La
d. dei complessi rocciosi è
regolata dalle stesse leggi che riguardano i corpi solidi, anche se all'interno
della crosta terrestre si verificano condizioni particolari e intervengono
fattori diversi, quali la forte pressione idrostatica esercitata sulla roccia,
che viene resa più plastica, la temperatura. ● Anat. -
Modificazione della forma naturale di alcune parti del corpo umano, dovuta ad
atrofia e ipertrofia di alcuni muscoli, a pressioni esercitate su ossa o
cartilagini, a interventi chirurgici. ● Etn. - Presso diversi gruppi
etnici viene praticata, per motivi estetici o rituali, la
d. di varie
parti del corpo. Si tratta di un'usanza risalente almeno al II millennio a.C.,
quando veniva praticata sia dalle popolazioni mediterranee che da quelle
asiatiche. Fra i numerosi tipi di
d. le più frequenti sono: i
tatuaggi e le cicatrici ornamentali, la
d. del lobo dell'orecchio, del
naso e delle labbra, in uso presso tribù dell'Africa, dell'Australia e
dell'America; le
d. del tronco, causate dall'uso del busto; del seno,
ottenuta a scopo ornamentale con speciali fasciature (Africa); della forma del
cranio, con massaggi o apparecchi di compressione.