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Defoe, Daniel.

Scrittore inglese. Appartenente a una famiglia di piccoli commercianti londinesi, ricevette un'educazione modesta nel collegio di Stoke Newington. Non essendo fornito di quella preparazione accademica classica, propria di letterati aristocratici come Pope e Swift, le sue opere trassero origine dalle esperienze della vita quotidiana, rispondendo a un'esigenza divulgativa, più che a un intento artistico vero e proprio. I suoi libri avevano l'intento di rivolgersi non a un ristretto pubblico colto, quanto a quello vasto della classe media inglese; privi di interessi teorici e speculativi, i suoi scritti miravano a risolvere i problemi concreti della quotidianità economica e politica. D., infatti, non fu un intellettuale nel senso letterale del termine, svolgendo sempre, parallelamente all'attività di scrittore, quella di commerciante. I suoi interessi in politica si manifestarono con la partecipazione alla rivolta del duca di Monmouth, contro il re cattolico Giacomo II, e con la militanza nell'esercito di Guglielmo d'Orange. Nel 1692, le sue iniziative mercantili ebbero esito negativo, concludendosi in una bancarotta, cui D. fece fronte impiantando una fabbrica di laterizi. La prima pubblicazione dello scrittore risale al 1697, Un saggio sui progetti, in cui D. suggerì una serie di iniziative di carattere pratico per migliorare la società e incrementare le entrate del Governo. Di intento satirico fu il successivo libello, La difesa dei poveri (1698), nel quale l'autore accusò i nobili, i magistrati e il clero di possedere quegli stessi vizi che la legge puniva unicamente nei poveri. Nel 1701 pubblicò Il vero Inglese, poema satirico contro il pregiudizio degli Inglesi nei confronti del re straniero, di origine olandese. Una satira ancor più pungente si ritrova in un'operetta del 1703, Il metodo più rapido per liberarsi dei protestanti dissidenti, in cui l'autore, pur essendo partigiano dei Whig, si finse contrario alla loro linea di partito, suggerendo, ironicamente, ai seguaci del Partito Tory, vari modi per eliminare quei dissidenti che Guglielmo d'Orange aveva protetto. L'intento parodistico dell'autore non fu compreso né da una parte né dall'altra. Per questo motivo D. fu condannato alla gogna e imprigionato; in quell'occasione lo scrittore mostrò la sua vena dissacratoria in un celeberrimo Inno alla gogna. Liberato dal suo protettore, il primo ministro Robert Harley, entrò al suo servizio come agente governativo segreto e iniziò a viaggiare per il Paese come osservatore e informatore, fino al 1714. In quegli anni iniziò anche il suo impegno giornalistico, fondando la rivista "The Review" (1704) e collaborando a giornali come il "Daily Post" e il "Weekly Journal". Questa attività mise in evidenza le sue doti di osservatore acuto della realtà e di opinionista capace di parlare, a un vasto pubblico, in uno stile piano e colloquiale. Nel 1715 fu pubblicato Un appello all'onore e alla giustizia, un tentativo di trovare una giustificazione ad alcuni atti della sua vita, non sempre espressione di una condotta limpida e lineare. Ritiratosi a vita privata intorno ai sessant'anni, iniziò a dedicarsi alla stesura di romanzi, in cui si ritrovano le esperienze umane e le avventure che avevano caratterizzato la sua esistenza, narrate in uno stile giornalistico, preciso, semplice e immediato, apprezzato dal vasto pubblico. Il primo fu Robinson Crusoe, ultimato nel 1719, in cui si narrano le avventure di un marinaio e avventuriero inglese, unico sopravvissuto a un naufragio, approdato su un'isola deserta al largo delle coste sudamericane. Il successo fu immediato: Robinson, infatti, costituiva una personificazione dell'uomo comune della classe media inglese. Il suo buon senso, la sua prudenza, la sua praticità e intraprendenza, ne facevano un eroe borghese in lotta per la propria sopravvivenza quotidiana. Sulla scia del successo, D. nello stesso anno scrisse le Ulteriori avventure di Robinson Crusoe e Il re dei pirati. Nel 1720 uscirono le Memorie di un cavaliere, primo tentativo di romanzo storico della letteratura inglese, e Il capitano Singleton. Nel 1722 furono pubblicati due capolavori, Le fortune e le sfortune della celebre Moll Flanders, un romanzo di costume, e Diario dell'anno della peste, una cronaca dettagliata, per bocca di un presunto testimone oculare, delle varie vasi dell'epidemia di peste che colpì Londra negli anni 1664-65. Dello stesso anno sono anche opere minori, quali Il colonnello Jack e Corteggiamento religioso. L'ultimo romanzo importante di D. fu Lady Roxana o l'amante fortunata (1724), storia di una cortigiana che, imprigionata per debiti dopo una vita di amori, inganni e avventure, si pente confessando la propria malvagità. Tra le altre opere di D., di particolare interesse sono: Un giro attraverso tutta l'isola di Gran Bretagna (1724-27), una sorta di guida dell'Inghilterra; La storia politica del diavolo (1726), un saggio sull'occultismo (Cripplegate, Londra 1660 circa - Moorgate, Londra 1731).