Scrittore inglese. Appartenente a una famiglia di
piccoli commercianti londinesi, ricevette un'educazione modesta nel collegio di
Stoke Newington. Non essendo fornito di quella preparazione accademica classica,
propria di letterati aristocratici come Pope e Swift, le sue opere trassero
origine dalle esperienze della vita quotidiana, rispondendo a un'esigenza
divulgativa, più che a un intento artistico vero e proprio. I suoi libri
avevano l'intento di rivolgersi non a un ristretto pubblico colto, quanto a
quello vasto della classe media inglese; privi di interessi teorici e
speculativi, i suoi scritti miravano a risolvere i problemi concreti della
quotidianità economica e politica.
D., infatti, non fu un
intellettuale nel senso letterale del termine, svolgendo sempre, parallelamente
all'attività di scrittore, quella di commerciante. I suoi interessi in
politica si manifestarono con la partecipazione alla rivolta del duca di
Monmouth, contro il re cattolico Giacomo II, e con la militanza nell'esercito di
Guglielmo d'Orange. Nel 1692, le sue iniziative mercantili ebbero esito
negativo, concludendosi in una bancarotta, cui
D. fece fronte impiantando
una fabbrica di laterizi. La prima pubblicazione dello scrittore risale al 1697,
Un saggio sui progetti, in cui
D. suggerì una serie di
iniziative di carattere pratico per migliorare la società e incrementare
le entrate del Governo. Di intento satirico fu il successivo libello,
La
difesa dei poveri (1698), nel quale l'autore accusò i nobili, i
magistrati e il clero di possedere quegli stessi vizi che la legge puniva
unicamente nei poveri. Nel 1701 pubblicò
Il vero Inglese, poema
satirico contro il pregiudizio degli Inglesi nei confronti del re straniero, di
origine olandese. Una satira ancor più pungente si ritrova in un'operetta
del 1703,
Il metodo più rapido per liberarsi dei protestanti
dissidenti, in cui l'autore, pur essendo partigiano dei Whig, si finse
contrario alla loro linea di partito, suggerendo, ironicamente, ai seguaci del
Partito Tory, vari modi per eliminare quei dissidenti che Guglielmo d'Orange
aveva protetto. L'intento parodistico dell'autore non fu compreso né da
una parte né dall'altra. Per questo motivo
D. fu condannato alla
gogna e imprigionato; in quell'occasione lo scrittore mostrò la sua vena
dissacratoria in un celeberrimo
Inno alla gogna. Liberato dal suo
protettore, il primo ministro Robert Harley, entrò al suo servizio come
agente governativo segreto e iniziò a viaggiare per il Paese come
osservatore e informatore, fino al 1714. In quegli anni iniziò anche il
suo impegno giornalistico, fondando la rivista "The Review" (1704) e
collaborando a giornali come il "Daily Post" e il "Weekly Journal". Questa
attività mise in evidenza le sue doti di osservatore acuto della
realtà e di opinionista capace di parlare, a un vasto pubblico, in uno
stile piano e colloquiale. Nel 1715 fu pubblicato
Un appello all'onore e alla
giustizia, un tentativo di trovare una giustificazione ad alcuni atti della
sua vita, non sempre espressione di una condotta limpida e lineare. Ritiratosi a
vita privata intorno ai sessant'anni, iniziò a dedicarsi alla stesura di
romanzi, in cui si ritrovano le esperienze umane e le avventure che avevano
caratterizzato la sua esistenza, narrate in uno stile giornalistico, preciso,
semplice e immediato, apprezzato dal vasto pubblico. Il primo fu
Robinson
Crusoe, ultimato nel 1719, in cui si narrano le avventure di un marinaio e
avventuriero inglese, unico sopravvissuto a un naufragio, approdato su un'isola
deserta al largo delle coste sudamericane. Il successo fu immediato: Robinson,
infatti, costituiva una personificazione dell'uomo comune della classe media
inglese. Il suo buon senso, la sua prudenza, la sua praticità e
intraprendenza, ne facevano un eroe borghese in lotta per la propria
sopravvivenza quotidiana. Sulla scia del successo,
D. nello stesso anno
scrisse le
Ulteriori avventure di Robinson Crusoe e
Il re dei
pirati. Nel 1720 uscirono le
Memorie di un cavaliere, primo tentativo
di romanzo storico della letteratura inglese, e
Il capitano Singleton.
Nel 1722 furono pubblicati due capolavori,
Le fortune e le sfortune della
celebre Moll Flanders, un romanzo di costume, e
Diario dell'anno della
peste, una cronaca dettagliata, per bocca di un presunto testimone oculare,
delle varie vasi dell'epidemia di peste che colpì Londra negli anni
1664-65. Dello stesso anno sono anche opere minori, quali
Il colonnello
Jack e
Corteggiamento religioso. L'ultimo romanzo importante di
D. fu
Lady Roxana o l'amante fortunata (1724), storia di una
cortigiana che, imprigionata per debiti dopo una vita di amori, inganni e
avventure, si pente confessando la propria malvagità. Tra le altre opere
di
D., di particolare interesse sono:
Un giro attraverso tutta l'isola
di Gran Bretagna (1724-27), una sorta di guida dell'Inghilterra;
La
storia politica del diavolo (1726), un saggio sull'occultismo (Cripplegate,
Londra 1660 circa - Moorgate, Londra 1731).