Atto di definire. ║ Risoluzione definitiva di
una questione (di solito di natura giuridica). ● Teol. - Giudizio
dottrinale dato dalla Chiesa cattolica, nella persona del pontefice che si
pronuncia
ex cathedra o nell'insieme di tutti i vescovi riuniti nei
concili ecumenici, su una verità rivelata (
d. dogmatica). ●
Mat. -
D. operativa: si verifica quando è possibile indicare il
procedimento con il quale si determina l'ente definito. ║
D.
nominale: si verifica quando l'ente è definito mediante i nomi di
altri enti già noti. ● Telecom. -
D. di immagine: grado di
purezza e di finezza di dettaglio nella riproduzione di un'immagine. Dipende dal
numero dei punti elementari che possono essere riprodotti in maniera distinta.
● Fotogr. - In un'immagine osservata da piccola distanza, resa dei
dettagli minimi, più fini. ● Filos. - Preposizione che fissa i
limiti e il significato di un concetto. Ritenuta da Socrate lo scopo principale
della speculazione filosofica, come determinazione del valore di una cosa, la
d. fu ritenuta da Platone la via per attingere l'essenza delle cose.
Distinta in nominale e reale da Aristotele, secondo il quale essa si esprime per
genere prossimo e per differenza specifica, la
d. presso gli Stoici si
distinse in numerosi tipi, diversi a seconda degli scopi e ai campi di
applicazione. Nel corso del Medioevo sopravvisse la distinzione fra
d.
reale (fondamentale nella dottrina di S. Tommaso) e nominale (scuola
nominalistica, Occam). Kant distinse una
d. analitica, in grado di
determinare un concetto nei suoi elementi parziali, e sintetica, in grado di
risalire dagli elementi costitutivi di un concetto a un nuovo
concetto.