Medico, psicologo e pedagogista belga. Conseguita la
laurea in Medicina presso l'università di Gand, si specializzò in
Neurologia e in Neuropatologia, compiendo studi di perfezionamento a Berlino e a
Parigi. Iniziò la sua attività occupandosi dell'educazione di
bambini anormali, per i quali creò nel 1901 un centro di rieducazione
specializzato. Nel 1907 decise di allargare il suo interesse all'educazione dei
bambini normali, fondando l'Ecole de l'Ermitage. Convinto del cattivo
funzionamento del sistema scolastico belga, fu tra i più validi
rappresentanti del movimento delle Scuole Nuove, promuovendo un metodo su basi
psicologiche, partendo dal principio di una scuola attiva, fondata sui
cosiddetti
centri di interesse. L'interesse, nella concezione di
D., consiste nella partecipazione attiva dello scolaro alla vita della
scuola, anzi alla vita, perché la scuola, secondo lo psicopedagogo belga,
si identifica per il fanciullo con la vita stessa. Il bambino deve per questo
vivere in un ambiente che lo stimoli, che gli permetta la completa
libertà di movimento e la diretta osservazione dei fenomeni. I centri di
interesse sono quattro: nutrirsi, vestirsi-ripararsi, difendersi,
agire-riposarsi. L'altro particolare aspetto del sistema di
D. è
il metodo globale. Secondo tale teoria ogni conoscenza, nel suo stadio iniziale
ha a che fare non con elementi distinti che poi si uniscono tra loro per creare
un tutto omogeneo, bensì con questo tutto, la cui struttura è
colta complessivamente.
D. elaborò i processi per l'apprendimento
globale della lettura e della scrittura. Tra i suoi scritti:
Programma di una
scuola per la vita (1908),
Verso la scuola rinnovata (1921),
La
funzione di globalizzazione e l'insegnamento (1929) (Renaix 1871 - Uccle,
Bruxelles 1932).