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De la Hoya, Oscar.

Pugile statunitense. Originario di una famiglia di emigrati messicani, ebbe una straordinaria carriera da dilettante, contraddistinta da 225 vittorie, a fronte di sole 5 sconfitte, e culminata nella conquista dell'oro olimpico nei pesi leggeri ai Giochi di Barcellona del 1992. Passato al professionismo in quello stesso anno, nel 1995 fu detentore della corona riunita dei pesi leggeri, mentre nel 1996 si laureò campione dei superleggeri versione WBC, battendo J.C. Chavez. L'anno successivo sconfisse P. Whitaker nella sfida per la conquista della corona mondiale dei pesi welter, difesa poi vittoriosamente dall'assalto del portoricano H. Camacho. Pugile rapido e potente, D. difese con successo il titolo dei welter fino al 1999, quando subì la sconfitta per mano del portoricano F. Trinidad. Nel 2000 dovette cedere anche al connazionale S. Mosley, sempre nella categoria dei welter. Nel 2001, battendo ai punti lo spagnolo J. Castillejo, divenne campione dei superwelter versione WBC, conquistando la sua sesta corona mondiale, la quinta in categorie di peso differenti. Nel 2002 riuscì a riunificare le corone WBA e WBC dei superwelter, sconfiggendo F. Vargas. Nel 2004, dopo aver conquistato il titolo WBO dei medi, coronando il sogno di conquistare il suo sesto mondiale in sei categorie diverse di peso, in settembre subì il primo k.o. della sua carriera contro Bernard Hopkins, che si confermò campione dei medi riunificando le principali corone (n. Los Angeles 1973)