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De Viti De Marco, Antonio.

Economista e uomo politico italiano. Professore di Scienza della finanza nelle università di Macerata, Pavia e Roma e condirettore del "Giornale degli Economisti" dal 1900 al 1913, fu deputato alla Camera per il Partito Radicale dal 1900 al 1921. Per il suo antifascismo, nel 1931 fu allontanato dalla cattedra. Difensore degli interessi economici del Mezzogiorno, fu uno dei maggiori protagonisti della campagna antiprotezionista dei primi due decenni del Novecento. Contemporaneamente a E. Sax, ma indipendentemente da lui, gettò le basi della finanza teoretica (Il carattere teorico dell'economia finanziaria, 1888). Secondo la teoria di D., i sistemi finanziari reali si collocano tra le due ipotesi estreme dello Stato assoluto o monopolista, nel quale la classe dirigente tende al massimo sfruttamento dei soggetti, e dello Stato popolare o cooperativo, nel quale l'antagonismo tra governanti e governati è soppresso: in quest'ultimo infatti esiste libera competizione tra i gruppi sociali, ognuno dei quali può gestire il potere sotto il controllo della collettività. Fra le altre opere di D. si ricordano: Moneta e prezzi (1885), Saggi di economia e finanza (1898), Principi dell'economia finanziaria (1928), Un trentennio di lotte politiche, 1894-1922 (1930), Finanze straordinarie (1932) (Lecce 1858 - Roma 1943).