Archeologo e storico francese. Dopo essersi laureato
a Parigi, entrò nell'ordine domenicano nel 1933. Mandato a Gerusalemme
nel convento dei Domenicani fondato da Marie-Joseph Lagrange,
D. fu
insegnante di Storia biblica, di Lingua assiro-babilonese e di Archeologia
presso la prestigiosa Ecole biblique et archéologique française,
della quale fu in seguito direttore per oltre vent'anni. Compì importanti
ricerche a Tell el-Farah, vicino a Nablus, sulla riva destra del Giordano, luogo
ove si ritiene sorgesse la prima capitale dell'antico Regno di Israele, Tirsa.
Gli scavi cominciarono nel 1946 ed ebbero risultati insperati grazie al
ritrovamento di numerosi utensili, pentole, vasi, brocche di grande valore
archeologico. La fama di
D. è legata soprattutto alla scoperta,
negli anni tra il 1949 e il 1958, dei manoscritti del Mar Morto, la più
antica versione conosciuta delle Sacre Scritture, nascosti dagli Esseni in
alcune caverne e risalenti al 68 a.C. Aiutato da G. Lancaster Harding,
D.
trovò, nei dintorni delle grotte, anche i resti di un grande edificio, un
antichissimo monastero, detto di Khirbet Qumran. Fra le opere lasciate dallo
studioso ricordiamo in particolare:
Istituzioni dell'Antico Testamento
(1958-60),
Bibbia e Oriente (1967), una incompiuta
Storia dell'antico
Israele (1972) (Parigi 1903 - Gerusalemme 1971).