Geologo italiano. Fu uno dei principali studiosi dei
fenomeni riguardanti il territorio dell'Italia e le sue caratteristiche.
Iniziò l'attività di geologo come dilettante, mentre insegnava
Statistica ed Economia all'università di Siena. Dal 1855 divenne docente
di Geologia all'Istituto Superiore di Firenze. Analizzò la tettonica
dell'Appennino, con particolare riferimento alla Liguria e alla Toscana, del
bacino adriatico, confrontando le caratteristiche geologiche delle due sponde
del mare; esaminò l'Era Terziaria nella zona di Roma e nel Mediterraneo.
Pubblicò in uno scritto i risultati dei suoi studi sui giacimenti
petroliferi italiani e lavorò intorno all'ipotesi di scavare una galleria
sotto lo stretto di Messina per consentire alla ferrovia di attraversarlo,
argomento che si ricollega alle ricerche da lui svolte sui terremoti nel
Meridione. Si occupò anche di petrografia, proponendo di datare i graniti
secondo criteri stratigrafici in base alle rocce da cui sono coperti, di
vulcanologia, suggerendo l'istituzione dell'Istituto Vesuviano, di
paleontologia, studiando i molluschi pliocenici e le spugne fossili
dell'Appennino, le torbiere dell'Umbria, la flora permo-carbonifera della
Toscana (Padova 1851 - Firenze 1924).