Scienziato e filosofo italiano. Formatosi alla
scuola di B. Spaventa e di F. De Sanctis, tentò di applicare i principi
hegeliani al campo della filosofia e della biologia; in opposizione agli
evoluzionisti, elaborò una concezione di natura come continuo sviluppo e
creazione che, partendo dall'originario complesso di essere e non-essere, giunge
ad autodeterminazioni man mano più precise e complete. Nel suo pensiero
la natura assume caratteri sia spirituali che materiali. Tra le sue opere si
ricordano: il trattato politico
Il Sovrano (1868), nel quale sostiene il
regime monarchico; il romanzo epistolare
Dopo la laurea (1868);
I tipi
vegetali (1865);
I tipi animali (1872-75) (Bucchianico, Chieti 1817 -
Bologna 1891).