Nobildonna italiana. Costretta alla vita monastica
dalla famiglia, entrò nel convento delle Umiliate di Monza, da cui in
seguito esercitò autorità feudale: fatto per cui fu chiamata
"signora di Monza". Da una sua relazione con Giovanni Paolo Osio nacquero due
figli e la necessità di mantenere il segreto portò l'uomo,
peraltro già assassino, a commettere tre omicidi. Quando la vicenda fu
scoperta dal cardinale Federigo Borromeo, il giovane fu processato e condannato
a morte; la
D., pentita, fu rinchiusa in una casa di penitenti a Milano,
dove restò per tutta la vita. L'intera vicenda diede spunto a Manzoni per
la creazione dei personaggi della monaca di Monza e di Egidio (Milano
1575-1650).