Patriota, militare e scrittore italiano. Membro di
una famiglia di origine francese, seguì Napoleone in Russia e, alla sua
caduta, partecipò all'impresa sfortunata di Gioacchino Murat. Rifugiatosi
per un certo periodo in Ungheria, rientrò in Toscana e militò
nell'esercito del Granducato fino a raggiungere il grado di maggior generale.
Guidò i volontari toscani e napoletani nella battaglia di Curtatone e
Montanara permettendo la vittoria delle truppe regolari piemontesi a Goito
contro gli Austriaci. Nel 1849, la fuga del granduca (V.
LEOPOLDO II, GRANDUCA) a causa della rivolta dei democratici di Guerrazzi
e Montanelli, lo vide organizzare, peraltro senza successo, un movimento a
favore del principe fuoriuscito. Dopo la restaurazione imposta dagli austriaci,
D. fu ministro della Guerra fino al 1851, poi si ritirò a vita
privata. Autore di drammi e romanzi di valore nullo, scrisse anche opere di
storia militare e le memorie che, al contrario, sono di notevole interesse:
Gli Italiani in Russia (1826);
Fasti e vicende militari degli Italiani
dal 1801 al 1815 o Memorie di un ufficiale per servire alla storia italiana
(1829-38);
Concisi ricordi di un soldato napoleonico (1870)
(Portoferraio, Livorno 1789 - Firenze 1871).