Pittore olandese, naturalizzato statunitense.
Seguì l'Accademia d'arte di Rotterdam. Dopo un soggiorno di studio in
Belgio, nel 1926 emigrò negli Stati Uniti, dove inizialmente si
guadagnò la vita come decoratore d'interni. Dall'Europa portava in
sé una profonda conoscenza dell'opera di Picasso, delle esperienze
dell'Astrattismo e del Cubismo, ma soprattutto una sensibilità
cosmopolitica e un accento ironico. Pur mantenendo ampia libertà rispetto
alle poetiche di gruppo, partecipò alle attività della Federal Art
Projects. Cominciò a dipingere quadri astratti dal 1934, cui presto
affiancò opere di carattere figurativo e fino alla metà degli anni
Quaranta si dedicò alla ricerca sperimentale. Sensibile all'influenza del
surrealismo alla Mirò e del Cubismo curvilineo di Léger, si
concentrò nell'elaborazione di sinuose figure femminili (
Donne,
prima serie, 1938-45) ma, con l'inserzione di lettere e numeri,
sperimentò anche un indirizzo calligrafico. Sulla scorta delle sue
ricerche fu ben presto considerato un caposcuola dell'Espressionismo astratto
americano: nelle sue opere si accentuò infatti il vigore espressivo,
disgregando il nucleo figurativo, fondendo soggetto e sfondo e cercando, col
disegno e il colore, di eccedere i limiti del quadro alla ricerca di uno spazio
totale. Consacrato dalle sue mostre personali, la prima delle quali si era
svolta a New York nel 1948,
D. si impose come uno dei maestri della nuova
action painting americana. Caposaldi della sua opera, e pietre miliari per gli
artisti della seconda generazione dell'espressionismo americano, sono
considerati i suoi
Woman I (1950-52),
Woman II (1952) e
Door of
the River (1960). Dagli anni Sessanta in poi l'artista sviluppò, con
minore aggressività e con una vena di un certo lirismo, due filoni
principali: il paesaggio urbano e di campagna e la figura femminile (Rotterdam
1904 - 1997).