Pittore e scrittore d'arte italiano. Dapprima
allievo del padre Raimondo, ebbe poi come maestro, a Napoli, Beich. Nulla rimane
della sua opera pittorica; si sa che
D. ebbe una certa notorietà
come bambocciante e come paesaggista. La sua arte minuziosa e diligente
risentì della pittura fiamminga. Come scrittore, lasciò alcune
interessanti opere quali la
Vita di Luca Giordano (1728) e le
Vite de'
pittori, scultori ed architetti napoletani (1742-43), una delle fonti
più attendibili per quanto concerne gli artisti meridionali - e
napoletani, in particolare - del periodo barocco (Malta 1694 - Napoli
1750).