Filosofo francese. Visse vari anni alla corte di
papa Innocenzo III. Panteista convinto, fu uno dei rappresentanti del movimento
filosofico che introdusse nell'Occidente cristiano l'Aristotelismo, passato in
Europa attraverso la filosofia araba. Nel 1210 un concilio provinciale di Parigi
condannò la sua dottrina (contenuta nelle due opere
Quaterni o
Quaternuli e
De Tomis) come eretica e ordinò, a chi ne
fosse in possesso, di consegnare sotto pena della scomunica i suoi scritti,
perché fossero dati alle fiamme. Le sentenze furono eseguite con tale
rigore che nessuno degli scritti di
D. ci è pervenuto
direttamente; conosciamo la sua dottrina attraverso le notizie riportate da
Alberto Magno e da Tommaso d'Aquino (XII sec.).