Atto ed effetto del datare. ║ Data, in
particolare su uno scritto. ● Geol. - Determinazione dell'età
assoluta di fenomeni o tempi geologici, come pure di rocce, ecc. ║
Metodo di d.: insieme dei sistemi usati per valutare l'età delle
rocce, dei sedimenti, dei fossili e anche di oggetti preistorici interessanti
l'archeologia. I metodi cui si ricorre più spesso sono: l'analisi di
fenomeni geologici (
cronologia geologica) mediante il sistema
stratigrafico (gli strati inferiori sono generalmente più antichi di
quelli superiori, almeno nei sedimenti); il
sistema tettonico, che ricava
i dati dallo studio della dinamica dell'orogenesi e dei movimenti tettonici; il
sistema astronomico, che può stabilire l'interdipendenza delle
variazioni dell'attività solare con i fenomeni terrestri; il
sistema
delle varve, che utilizza le modalità di formazione di particolari
tipi di sedimenti di origine glaciale e la loro diffusione nei terreni; il
sistema paleontologico, che si avvale dell'esame dei cosiddetti fossili
guida; il
sistema della paleoclimatologia, basato sull'esame delle
variazioni climatiche nel tempo; il
sistema paleomagnetico che sfrutta,
per l'esame, le proprietà di orientamento magnetico di numerose sostanze
minerali; il
sistema paleogeografico, fondato sullo studio delle diverse
configurazioni presentate dal nostro pianeta in epoche diverse (distribuzione
delle terre emerse e dei mari, ecc.). Un metodo più moderno è
quello
degli isotopi; esso si fonda sull'analisi degli isotopi presenti
sia nelle rocce sia nei fossili, fin dal momento della loro formazione. Si
tratta di isotopi radioattivi che con il passare del tempo si disintegrano,
dando luogo a isotopi non radioattivi. Ciascun isotopo impiega un determinato
periodo di tempo prima di dimezzare, per disintegrazione, la sua massa
originaria; è, quindi, sufficiente calcolare la differenza fra gli
isotopi di nuova formazione (non radioattivi) e la radioattività residua
degli isotopi originari (radioattivi). La proporzione fra questi due elementi
consente di stabilire la massa così com'era all'origine e la massa
esistente al momento dell'esame: dalla quantità di isotopo originario
trasformato si ricava, quindi, l'intervallo di tempo trascorso fino ad oggi,
ovvero l'età della sostanza esaminata. Questo metodo di analisi
può essere effettuato utilizzando il
carbonio 14, diffuso
nell'atmosfera e che quindi si deposita sui tessuti animali o vegetali; oppure
ricorrendo al
piombo 216 (l'uranio si dimezza, trasformandosi in piombo
206, in un tempo equivalente a 4,4 miliardi di anni). Altri metodi basati sugli
isotopi sono quelli del berillio, del potassio, del torio, ecc.