Generale persiano. Fu satrapo di Cappadocia, regione
che gli fu assegnata da Artaserse II in riconoscimento dell'alto valore
dimostrato in occasione della guerra tra Persiani e Cadusi. Lo stesso Artaserse
gli diede poi l'incarico di domare la rivolta capeggiata dal satrapo di
Paflagonia Tio, che egli riuscì a debellare. Assunse inoltre il comando
della spedizione persiana contro l'Egitto (375 a.C.), che però gli venne
tolto dagli altri satrapi prima ancora che egli iniziasse le operazioni
belliche. Amareggiato da tale ingiusta decisione,
D. si ritirò
nella sua satrapia rendendosi autonomo e sottraendo così la Cappadocia al
re. Si oppose ad Artaserse, estendendo i confini del suo nuovo Stato e tentando,
con risultati negativi, di invadere parte della Mesopotamia. Ritentò
l'offensiva nel 359 a.C., ma venne ucciso a tradimento, su istigazione di
Artaserse, dal satrapo Mitridate (m. 360 a.C. circa).