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Dancàlia.

Regione (100.000 kmq circa) dell'Africa orientale. Il territorio è limitato ad Ovest dall'altopiano etiopico, ad Est dal Mar Rosso e a Sud dall'altopiano somalo. Amministrativamente appartiene all'Etiopia, ad eccezione di una piccola parte che è compresa nella Repubblica di Gibuti. Si affaccia al mare con una stretta cimosa pianeggiante ricca di insenature (Hauàchil, Amfilé, Assab, Beilul) e fronteggiata da isole coralline. Alle spalle della fascia costiera si innalza bruscamente una serie di rilievi paralleli alla costa (Alpi Dancale) in parte vulcanici, tra cui spiccano i monti Moussa-Ali (2.010 m) e Ramlo (2.130), che precipita a Ovest in una grande depressione desertica. Questa parte interna della regione era un tempo occupata dalle acque del Mar Rosso ed è ora cosparsa di coni vulcanici, alcuni dei quali ancora attivi, bacini chiusi (Pian del Sale, 30.000 kmq a -120 m s/m.), laghi salati (lago Assal, -116 m s/m.; lago Giulietti, -80 m s/m.) ed efflorescenze saline. La vegetazione è molto scarsa, a causa del clima aridissimo, ed è costituita prevalentemente dalla palma dum, da acacie a ombrello (lungo la costa) e dalla palma da dattero (zona di Assab). La popolazione è costituita da pastori nomadi, di religione musulmana. Principale risorsa è il sale, largamente esportato; altre attività sono l'allevamento nomade (zebù, cammelli, asini selvatici, pecore) e la pesca. La regione è attraversata dalla camionale Assab-Sardò-Dessiè e da una strada costiera che unisce Assab a Massaua.