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Dallapìccola, Luigi.

Compositore e pianista italiano. Iniziò gli studi musicali in Austria, proseguendoli a Trieste e a Firenze, con V. Frazzi. Dopo aver formato nel 1930 un duo con il violinista Materassi, nel 1934 divenne professore di pianoforte al conservatorio di Firenze. Curò la critica musicale su "Il Mondo". Dal 1951 tenne corsi di composizione a Tanglewood (Stati Uniti) e più tardi al Queen's College di New York. Fu il primo musicista italiano ad applicare il linguaggio dodecafonico seriale. Considerato tra i massimi compositori contemporanei, D. raggiunse i suoi più validi risultati nel campo vocale, caratterizzato dalla riuscita fusione tra la lezione schönberghiana e l'antico "arioso". Nelle sue opere più recenti si riscontra l'influsso dei metodi dell'avanguardia contemporanea. La sua produzione comprende: le opere Volo di notte (1937-38), in un atto, Il prigioniero (1944-48), un prologo e un atto, Ulisse (1967), un prologo e due atti, il balletto Marsia (1943), la sacra rappresentazione Job (1950). Nel campo delle composizioni vocali segnaliamo: i Canti di prigionia (1938-41), i Canti di liberazione (1951-55), An Mathilde (1951) e Preghiere (1962). Tra le composizioni per orchestra: il Piccolo concerto per Muriel Couvreur (1941), per pianoforte ed orchestra da camera, Piccola musica notturna (1954), per orchestra, e Concerto per la notte di Natale dell'anno 1956 (1957), per orchestra da camera. Tra la musica cameristica: le Liriche greche (1942-45) per voci e vari complessi strumentali, Quaderno musicale di Anna libera (1952), per pianoforte, e Parole di San Paolo (1964), per una voce media e alcuni strumenti (Pisino, Istria 1904 - Firenze 1975).