(o
Dàhalac; in arabo
Dahlak).
Arcipelago del Mar Rosso, al largo della costa africana, dalla quale è
separato per mezzo del Canale di Massaua, appartenente all'Etiopia. È
composto da 126 isole pianeggianti, costituite da banchi di calcare cristallino
e rivestite da magri pascoli. Il clima è caldo e arido. Le
D. sono
disabitate, tranne le due maggiori (
D. Kebir e Nakar), i cui abitanti
esercitano la pesca di perle e madreperla, sono di religione musulmana e parlano
un dialetto tifrè. ● St. - Le isole, fin dall'antichità
famose per la pesca delle perle, furono occupate dai Musulmani nel VII sec.
Più tardi, l'arcipelago passò sotto la signoria dello Yemen.
Caduta questa nel XII sec., il territorio si costituì in sultanato
autonomo; questo, raggiunto un buon sviluppo anche culturale, restò
indipendente fino al 1537, quando le isole furono conquistate dai Turchi.
Occupate dagli Italiani nel 1885, da allora seguirono le sorti dell'Eritrea:
poste sotto l'amministrazione inglese nel 1941, ottennero l'autonomia come isole
federate dell'Etiopia, alla quale furono definitivamente annesse nel
1960.