Rel. - Nome con il quale i Filistei chiamavano
Dagan, divinità di origine assiro-babilonese, della quale si parla
anche nel Vecchio Testamento. Le prime notizie del suo culto risalgono all'epoca
accadica (seconda metà III millennio a.C.), quando risulta che
D.
fosse adorato come divinità nazionale da popolazioni stanziate lungo il
medio corso dell'Eufrate. In Siria, presso gli Amorrei, fu collegato
all'attività agricola, in particolare alla cerealicoltura; gli si
attribuirono l'invenzione dell'aratro e la tecnica della coltivazione del grano,
e venne creduto padre di Baal.
D. era noto anche in Fenicia, dove era
considerato divinità marina (probabilmente per la somiglianza del suo
nome con il termine
dāg,
indicante il pesce). Anche presso i Filistei, che lo rappresentarono in forma
metà umana metà bestiale, il dio era considerato fertilizzatore
del suolo, come risulta dalla vicinanza fonetica del suo nome con il termine
dagan (grano).