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D'Adda.

Antica famiglia milanese originaria della Brianza. Di parte ghibellina in epoca medioevale, dal 1615 fu investita del Marchesato di Pandino e Cassano (dei quali aveva già la signoria, insieme ad Olginate e Turbigo) e trasse buona parte della proprie ricchezze dal commercio e dall'attività bancaria. Dei quattro rami in cui la famiglia si divise nel corso dei secoli, è ancora vivente quello dei D. Salvaterra. Alcuni membri del casato si distinsero come personaggi di primo piano nel panorama politico e culturale del loro tempo. ║ Ferdinando: ambasciatore di Francesco Sforza a Londra e a Venezia, fu eletto rettore dell'università padovana; fu epigrafista di valore (m. 1567). ║ Febo III: allievo di Parini (che gli dedicò l'ode Alla Musa), rivestì la carica di consigliere di Stato e, dopo l'occupazione austriaca, fu vicepresidente del Governo della Lombardia (1771-1836). ║ Vitaliano: fu consigliere privato di Francesco Giuseppe (1800-1879). ║ Camillo: appartenente a un ramo collaterale, fu carbonaro e venne arrestato nel 1831. Partecipò alle Cinque Giornate di Milano (1803 circa - 1860). ║ Girolamo: fu appassionato bibliofilo e studioso di storia dell'arte. Lasciò diversi scritti, fra i quali Leonardo da Vinci e la sua libreria (1873) (1815-1881). ║ Emanuele: partecipò come volontario alla guerra contro l'Austria e fu eletto deputato e poi senatore del Regno (1847-1911).