Giornalista e scrittore tedesco. Studiò medicina e
scienze politiche; a Berlino frequentò Rahel Varnhagen, lasciandosi
influenzare dalla filosofia di Moses Mendelssohn. Sotto il potere napoleonico
gli ebrei di Francoforte furono liberati dalle restrizioni e
B. ottenne,
nel 1811, l'impiego di attuario di polizia; ma, ristabilite le vecchie leggi, lo
perdette a causa della sua fede religiosa. Costretto a mutare carriera, si
dedicò all'attività letteraria. Fondò la rivista
"Zeitschwingen" a Offenbach sul Meno (1817) e, soppressa questa, un'altra
rivista, "Die Waage", a Francoforte (1818). Nel 1830
B. emigrò a
Parigi; da allora ritornò in Patria solo in occasione del raduno
democratico dell'Hambacher Fest che chiedeva una libera Germania:
B.
è il primo rappresentante in Germania di un genere letterario impegnato.
Nelle sue
Lettere da Parigi (1832) e nelle
Nuove lettere da Parigi
(1833-34), si trovano pagine in cui il giornalismo s'innalza a forma d'arte
letteraria, come nei resoconti sulla rivoluzione di luglio in Francia e lo
sciovinismo di Wolfgang Menzel (Francoforte sul Meno 1786 - Parigi
1837).