Pseudonimo di
Maurice Jean Berger. Ballerino e coreografo francese.
Compiuti gli studi di danza tra Marsiglia e Parigi, ha esordito come ballerino
nel 1945 all'Opera di Marsiglia, ma è giunto al successo solo nel 1950 a
Stoccolma con
L'uccello di fuoco di Stravinskij. Ha iniziato la carriera
di coreografo nel 1951 con il balletto
L'inconnu, presentato all'Opera
Reale di Stoccolma. Successivamente ha fondato una compagnia, il Ballet de
l'Etoile (1954), che ha portato al successo nel 1955 un'altra sua creazione
coreografica, la
Symphonie pour un homme seul; nel 1957 il nome della
compagnia è cambiato in Le Ballet-Théâtre de Maurice
Béjart. Nel 1960
B. ha preso contatti con il Théâtre
Royal de la Monnaie di Bruxelles, da cui ha avuto origine nello stesso anno il
Ballet du XX siècle, collegato con l'Opéra National de Belgique.
Con questo complesso, che si è trionfalmente esibito nei maggiori teatri
del mondo, partecipando a numerosissimi festival,
B. ha sempre cercato di
esprimere le suggestioni poetiche della musica, tentando nuove vie al fine di
conquistare un più ampio pubblico. Tra le più prestigiose
realizzazioni di
B. va ricordata la coreografia della
Nona
sinfonia di Beethoven (1964), mentre tra gli spettacoli presentati in prima
assoluta citiamo
Le marteau sans maître di Boulez, messo in scena
alla Scala di Milano nel 1973 e il
Don Giovanni di Mozart, sempre alla
Scala, nel 1980. Altri suoi balletti:
Notre Faust (Bruxelles, 1975);
Le Molière imaginaire (Parigi, 1976);
Illuminations
(Bruxelles, 1979).
Wien, Wien, nur du allein (Bruxelles, 1982),
Dionysos (Milano, 1984),
Le concours (Bruxelles, 1985),
Malraux, ou les métamorphoses des dieux (1986),
1789
(Parigi, 1989),
Morte a Vienna (Genova, 1992),
M (Tokyo, 1993),
L’heure exquise (Torino, 1998)(Marsiglia 1927 - Losanna 2007).