Compositore italiano. Tra i più significativi rappresentanti dell'avanguardia
internazionale, intraprese gli studi di composizione con il padre, organista, per
proseguirli successivamente al Conservatorio di Milano con Giorgio Federico Ghedini,
e negli Stati Uniti con Luigi Dallapiccola, musicista che già negli anni
Quaranta era approdato alla dodecafonia. Nel 1954
B. fondò, insieme
a Bruno Maderna, lo studio di Fonologia Musicale della RAI di Milano, che diresse
fino al 1961; fu un momento chiave dell'esperienza artistica del compositore
ligure, che ebbe modo di approfondire anche la musica elettronica (egli fu tra i
primi a portare l'elettronica nelle sue partiture:
Thema. Omaggio a Joyce,
1958;
Momenti, 1960;
Visage, 1961).
B. cercò costantemente
una continuità tra passato e presente, attingendo da fonti eterogenee: musica,
letteratura, linguistica, antropologia, etnomusicologia. La necessità di
sperimentare nuovi linguaggi, scoprendo il potenziale nascosto in ogni forma sonora,
lo condusse a rivisitare i canti popolari (
Folk songs, 1964-73, per mezzosoprano
e orchestra;
Cries of London, 1974, per sei voci), a ricostruire e rielaborare
pagine di grandi autori classici (da C. Monteverdi a J.S. Bach, da L. Boccherini a
G. Mahler, da G. Verdi a M. de Falla e F. Schubert) e a reinterpretare brani di
gruppi rock, quali i Beatles. Artista capace di sintetizzare sperimentalismo e
tradizione, compose decine di opere, caratterizzate da una musica innovativa
all'eccesso, spesso di difficile comprensione. Tra le principali citiamo: la
serie delle
Sequenze, ciascuna per un diverso strumento, create dagli anni
Cinquanta a oggi;
Concerto (1973);
Point of the curve to find... (1974);
Musica leggera (1974);
Coro (1975-76);
Shofar (1995);
Sonata
per pianoforte (2001). Il compositore ligure lavorò molto anche per il
teatro; tra le sue creazioni ricordiamo:
Passaggio (1963) di Edoardo
Sanguineti;
Allez-hop! (1959),
La vera storia (1982) e
Un re
in ascolto (1984) di Italo Calvino;
Outis (1996) di Dario Del Corno;
Cronaca del luogo (1999) di Talia Pecker. Tra le sue ultime fatiche, nel
2001 elaborò un nuovo finale della
Turandot di Puccini, rimasta
incompiuta a causa della morte del suo compositore e normalmente eseguita con il
finale di Franco Alfano. Parallelamente all'attività di compositore,
B.
si dedicò anche all'insegnamento (tra il 1965 e il 1971 fu docente presso
varie università statunitensi) e fu responsabile di importanti istituzioni
musicali: dal 1973 al 1980 diresse il Dipartimento elettroacustico dell'IRCAM
di Parigi, nel 1987 creò il centro di ricerca musicale Tempo Reale di
Firenze, nel 2000 venne eletto presidente e sovrintendente dell'Accademia di
Santa Cecilia e nel 2001 coordinatore del comitato di gestione del nuovo
Auditorium di Roma. Insignito di numerosi riconoscimenti, nel 1995 ottenne
il Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia e nel 1996 il Praemium
Imperiale dalla Japan Art Association (Oneglia, Imperia 1925 - Roma 2003).