Stats Tweet

Bàrtolo da Sassoferrato.

Giurista italiano. Compiuti gli studi a Perugia, dove gli fu maestro Cino da Pistoia, frequentò l'università di Bologna e conseguì il dottorato nel 1334. Nominato giudice a Todi (1334), passò poi a Pisa dove nel 1339 fu nominato professore; insegnò anche a Perugia dove ebbe tra i suoi discepoli Baldo degli Ubaldi. B. si affermò come il massimo esponente della scuola dei commentatori, il cui metodo è esposto in un famoso distico, che illustra le operazioni critiche alle quali essi sottoponevano il testo: "praemitto, scindo, summo casumque figuro, perlego, do causas, connoto et obiicio". Le varie fasi erano dunque: introdurre l'argomento, dividere il testo nelle parti principali, enucleare il caso ipotizzato, rileggere il testo, indicare le cause del provvedimento, sottolineare gli elementi più interessanti, citare le possibili obiezioni. B. ebbe grande fama anche fuori dall'Italia: l'imperatore Carlo IV lo nominò suo consigliere e gli assegnò un titolo nobiliare. Scrittore fecondo, lasciò particolareggiati Commentari alle varie parti del Corpus iuris civilis, numerosi trattati e raccolte di dispute, casi giuridici, Quaestiones, e pareri legali. Particolarmente importanti per ricostruire la storia del pensiero politico medioevale sono le sue concezioni politiche, esposte in vari trattati, tra cui: De Tyrannia; De Guelphis et Gebellinis; De regimine civitatis; De represaliis (Venatura, Ancona 1314 - Perugia 1357).