Etnicamente o geograficamente appartenente alle regioni rivierasche del Mar
Baltico. ║
Baroni b.: feudatari di stirpe germanica, eredi dei
Cavalieri Teutonici, che unitisi a quelli dell'Ordine di Portaspada
contribuirono alla evangelizzazione delle regioni
b., diventandone la
classe dominante e i maggiori proprietari terrieri. Separati dal resto della
popolazione ridotta a servitù della gleba, e dalla quale si
differenziavano per stirpe, etnia e religione, essi divennero vassalli dello
zar. La loro egemonia ebbe termine solo dopo la prima guerra mondiale, in
conseguenza delle riforme agrarie promosse dalla Lituania, dalla Estonia e dalla
Lettonia. • Antropol. -
Tipo b.: termine con il quale si designano
gli individui portatori di alcune caratteristiche quali statura media, pelle
chiara quasi priva di pigmentazione, capelli chiari e ondulati, testa e mento
allungati, naso lungo e labbra sottili. Il tipo è presente in forma pura
in Germania, Danimarca, Islanda, Scandinavia. • Geogr. -
Scudo b. o
fennoscandinavo: regione continentale che forma la parte centrale della
formazione precambriana europea. Essa comprende la Norvegia meridionale, la
Svezia, la penisola di Kola e la Carelia sovietica. Col bassopiano sarmatico
costituisce la Fennoscandinavia. • Ling. -
Lingue b.: gruppo di
lingue parlate nelle regioni
b. Esse appartengono a famiglie differenti:
il lettone e il lituano fanno infatti parte delle lingue indeuropee mentre
l'estone appartiene al gruppo ugrofinnico. La famiglia ugrofinnica aveva
originariamente una maggiore estensione come indicano chiaramente alcuni dati di
toponomastica: così due regioni della Lettonia, la Curlandia e la
Livonia, portano nomi di popoli ugrofinnici i Livi e i Curi. Al gruppo
indeuropeo e ugrofinnico va aggiunto quello prussiano, una lingua ormai estinta
e assorbita completamente dal tedesco, parlata nella regione a Ovest della
Lituania ossia nella Prussia orientale. Molte di queste lingue presentano
inoltre affinità con le lingue slave sia nel lessico che nella struttura
fonetica e morfologica (ad esempio in entrambe si trova l'ablativo in
od;
l'uso del pronome enclitico per formare il passivo; e nel numerale
nove
la consonante
d invece che
n). Le somiglianze tra lingue
b.
e lingue slave ha indotto alcuni studiosi a pensare a una origine comune in un
ceppo baltoslavo successivamente differenziatosi. Altri suppongono che le
somiglianze siano dovute non a una origine genealogica comune, ma a successive
convergenze storiche. Le lingue
b. presentano inoltre notevoli
affinità con le lingue germaniche (ritroviamo ad esempio una uguale forma
per il numerale
mille; oppure stesse desinenze per il complemento di
mezzo). In alcuni casi le due lingue presentano caratteristiche che non si
ritrovano per nulla nelle lingue slave. Le lingue
b. presentano quindi
punti di contatto con le lingue slave e con quelle germaniche: inoltre se il
lettone sembra avvicinarsi di più al germanico, il lituano è
invece rivolto maggiormente verso lo slavo.