Musicista italiano. Allievo di R. Lupi e di M. Deutsch, ha
rifiutato il rigorismo e il metodo della scuola di Darmstadt. Considerato come
l'ultimo erede della monodia, ha partecipato a festival internazionali, vincendo
il primo premio al concorso di composizione indetto dalla Società
italiana di musica contemporanea. La sua sensibilità nostalgica,
inquieta, incantata, si unisce all'uso dei materiali dell'avanguardia, in modo
provocatorio sia per i tradizionalisti che per gli amanti della sperimentazione
per se stessa. Da
La Passion selon Sade (1965) fino a
Lorenzaccio
(1973), con un teatro sempre variato, estroso ed estenuato, ha cantato i temi
della storia fantasticamente rivissuta (n. Firenze 1931).