Superpentito di mafia italiano. Considerato uno dei
più pericolosi boss della mafia siciliana, si è fatto strada
all'interno di Cosa Nostra grazie al gigantesco traffico di droga organizzato
tra la Sicilia e l'America latina. Ha perso numerosi familiari a causa dei duri
scontri con i clan rivali, in particolare con quello di Luciano Liggio.
Arrestato più volte è stato condannato a più di un
ergastolo. Pentitosi, a partire dal settembre 1984 è diventato uno dei
più importanti collaboratori della giustizia, consentendo
l'incriminazione e l'arresto di un considerevole numero di presunti mafiosi e
rivelando preziose informazioni sulla struttura e sul funzionamento della mafia
siciliana e di quella italo-americana. In particolare ha collaborato con il
giudice Giovanni Falcone con il quale aveva instaurato un rapporto di grande
stima e fiducia (Palermo 1928 - Florida 2000).