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Burton, Tim.

Regista cinematografico e sceneggiatore statunitense. Dopo aver frequentato l'high school, vinse una borsa di studio della Disney per studiare al California Institute of the Arts, dove poté coltivare la sua passione per l'animazione. Assunto dai Walt Disney Studios come apprendista animatore, lavorò al reparto disegnatori per il lungometraggio Red e Toby nemiciamici, ma i suoi disegni vennero rifiutati in quanto troppo distanti dalla raffigurazione canonica dei personaggi disneyani. Lasciati gli Studios nel 1982, debuttò alla regia con il corto di animazione Vincent (1982), omaggio a Vincent Price, che fu premiato al Chicago Film Festival e al Festival di Animazione di Annecy nel 1983. Nel 1984 il regista californiano girò un altro corto, Frankenweenie, nel quale il romanzo di Mary Shelley viene trasformato in una favola per bambini. Nel 1985 B. diresse il suo primo lungometraggio, Pee-wee's Big Adventure, che gli diede improvvisa notorietà, cui seguì Beetlejuice - Spiritello porcello (1988), che ottenne un grande successo anche grazie al ricco cast. Con Batman (1989) e il successivo Batman - Il ritorno (1992) traspose sul grande schermo le vicende dell'uomo pipistrello ricostruendo le atmosfere cupe del fumetto originale e riscuotendo grande apprezzamento da parte di critica e pubblico. Nel 1990 B. girò Edward mani di forbice, che segnò l'inizio del sodalizio artistico con l'attore Johnny Depp, mentre nel 1993 produsse Nightmare before Christmas, diretto da Henry Selick e realizzato con la tecnica stop motion. Tornato dietro la macchina da presa con Ed Wood (1994), pellicola dedicata al peggior regista di tutti i tempi, diresse poi Mars Attacks! (1996), commedia di fantascienza dai toni fortemente surreali e sarcastici; Il mistero di Sleepy Hollow (1999), storia di fantasmi in cui viene recuperato il fiabesco ottocentesco; Il pianeta delle scimmie (2001), remake di una pietra miliare del cinema di fantascienza; Big Fish - Le storie di una vita indimenticabile (2003), riadattamento per il cinema di una favola lontana dai toni cupi e tetri tipici della filmografia del regista; La fabbrica di cioccolato (2005), ispirato all'omonimo romanzo di Roald Dahl, che era già stato portato sul grande schermo da Mel Stuart con Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971); La sposa cadavere (2005), realizzato con la tecnica dell'animazione stop motion insieme a Mike Johnson. Regista visionario e ironico, capace di far coesistere il fantastico, il grottesco e il comico, B. seppe conquistarsi uno spazio speciale nel panorama del nuovo cinema statunitense, riuscendo a coniugare la qualità dei prodotti autoriali con le necessità del botteghino. B. si cimentò anche nella scrittura, pubblicando La morte malinconica del bambino ostrica e altre storie (1998) (n. Burbanck, California 1958).