Storico svizzero. Allievo di Ranke a Berlino, nel 1845
assunse la cattedra di Storia all'università di Basilea, passando poi al
Politecnico di Zurigo (1855-58) e poi nuovamente all'università di
Basilea (1858-93). Nella sua opera fondamentale,
Die Kultur der Renaissance
in Italien (1869) (La civiltà del Rinascimento in Italia),
offrì la visione di un'epoca in termini d'arte e di politica, mettendone
in evidenza l'individualismo e il realismo. Esercitò una notevole
influenza su F. Nietzsche, ma, nonostante l'indubbia statura sia come filosofo
sociale che come pensatore politico, fu troppo lontano dal liberalismo del suo
tempo per esercitare una rilevante influenza sui suoi contemporanei. Tra le
altre sue opere:
L'età di Costantino il Grande, 1853;
Il
Cicerone, 1855;
Storia della civiltà greca, 1902;
Considerazioni sulla storia del mondo, 1945 (Basilea
1818-1897).