Teologo protestante svizzero. Convertitosi alla Riforma
durante i suoi soggiorni di studio in Germania, fu poi discepolo di Zwingli a
Zurigo, contribuendo a diffonderne le idee. Ucciso Zwingli a Kappel nel 1531 nel
corso della guerra tra Cantoni cattolici e protestanti, gli succedette a capo
della Chiesa di Zurigo, contribuendo al consolidamento della Riforma. Nel 1549
concluse con i calvinisti il
Consensus Tigurinus, con cui aderiva alla
dottrina calvinista dell'eucaristia, accettando il distacco da Lutero. In esso
infatti si negava la presenza reale di Cristo nella specie, che i luterani,
invece, affermavano, d'accordo in ciò con i cattolici. Col
Consensus si ridussero notevolmente le distanze tra lo Zwinglianesimo e
il Calvinismo ortodosso e le divergenze che rimasero vertevano soprattutto su
questioni di carattere organizzativo. Nel 1562 compose la
Confessio
Helvetica che nel 1566 fu accolta come confessione di fede dai riformati di
Svizzera, Francia e Ungheria (Bremgarten 1504 - Zurigo 1575).