(o
Buhoro). Città (238.000 ab.)
dell'Uzbekistan, capoluogo della provincia omonima (39.400 kmq; 1.262.000 ab.).
Sorge a 22 m s/m., in una zona fertile, irrigata dal fiume Zeravšan.
Mercato di prodotti agricoli e dell'allevamento; artigianato dei tappeti e dei
tessuti di lana. • St. - Dopo un periodo di
grande prosperità nel X sec., durante il periodo dei Sassanidi di Persia,
entrò a far parte dei possedimenti dei
Qarakhānidi, divenendo un importante
centro religioso. Conquistata da Gengis Khān nel 1220, fu distrutta dai
Mongoli di Persia nel 1273 e divenne più tardi
la capitale degli Uzbeki. • Arte - Del
periodo dei Samanidi rimane il mausoleo dell'emiro Ismāīl,
splendidamente decorato, con i mattoni utilizzati in
combinazioni geometriche d'effetto. Un altro monumento di grande valore
artistico è la moschea di Kaljan, costruita sotto i Timuridi, dove sembra
appaiano per la prima volta le ceramiche a lustro metallico di uno splendente
colore azzurro, con disegni floreali.