Romanzo di Victor Hugo, pubblicato nel 1826. È il
primo romanzo del grande scrittore francese. Lo concepì a sedici anni nel
1818, e ne pubblicò una prima stesura nel 1819 sul giornale "Le
Conservateur littéraire". Lo rimaneggiò e lo diede alle stampe,
nell'edizione definitiva, sette anni dopo. L'azione si svolge nel 1791,
nell'isola di Haiti e ha per sfondo una rivolta di schiavi. Uno di essi,
Pierrot, lavora in una grande piantagione e si innamora segretamente della
figlia del padrone, Maria, già promessa in sposa al francese Leopoldo
D'Auverney. Pierrot, soprannominato Bug-Jargal, organizza una insurrezione degli
schiavi e rapisce Maria. D'Auverney tenta l'inseguimento del rapitore, ma cade
nelle mani dei ribelli e la sua vita è in pericolo; Bug-Jargal, a sua
volta, è fatto prigioniero dai soldati incaricati di stroncare la
sommossa e sta per essere fucilato. Prima di morire, per amore di Maria, Pierrot
ordina la liberazione di D'Auverney e lo guida al nascondiglio, in cui la
fidanzata è tenuta prigioniera. Nel racconto si incontrano alcuni
personaggi tipici dell'arte dell'Hugo; tra questi spiccano il sergente Taddeo e
il mostruoso buffone Habibrah, che cade vittima del proprio odio verso i
padroni.